Comunicato Stampa
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A Natale riscalda la nostra Casa
Ornella dopo 26 anni di lavoro vive in un dormitorio e si affida alla mensa
Salvatore, ex imprenditore, si è trovato costretto anche a dormire per strada
Salvina e Gianni che non possono permettersi i costi delle bollette di una casa
Aldo e Stefano, che dopo un periodo di difficoltà, rinascono grazie a un progetto virtuoso
A LORO E A TANTISSIMI ALTRI OPERA CARDINAL FERRARI DEDICA LA CAMPAGNA “A NATALE RISCALDA LA NOSTRA CASA” PER CONTINUARE A SOSTENERE LE MIGLIAIA DI FAMIGLIE MESSE IN GINOCCHIO DAL CARO BOLLETTE, INFLAZIONE E POVERTA’ DILAGANTE
Oltre 5 milioni di indigenti assoluti, caro bollette che non dà respiro e inflazione arrivata ai livelli del 1983, migliaia di persone che non arrivano più alla fine del mese, costrette a traslocare, subaffittare o addirittura lasciare definitivamente la propria casa: si rischia il collasso. E non si parla solo di poveri ma di nuovi poveri, non solo degli ultimi ma dei penultimi e dei terzultimi. Una situazione drammatica che vede le strutture caritatevoli in prima linea per sostenere una fascia di popolazione in difficoltà che aumenta vertiginosamente, e che fanno i conti anche loro con i rincari energia e le bollette aumentate del 50% come testimonia Opera Cardinal Ferrari, lo storico centro diurno milanese da sempre punto di riferimento nell’accoglienza a 360°. Non a caso quest’anno hanno avviato la Campagna Natale che titola “A Natale riscalda la nostra casa” (https://www.operacardinalferrari.it/natale-2022/) per continuare a garantire l’accoglienza e l’accesso ai servizi come mensa, pacchi viveri, distribuzione indumenti, farmaci, docce e igiene personale.
«Seguiamo oltre 130 nuclei familiari al mese e tra le categorie più a rischio vi sono le famiglie monogenitoriali, straniere, giovani coppie e le famiglie in cui il principale percettore di reddito è disoccupato e quindi inesorabilmente fa fatica anche ad affittare e a mantenere un’abitazione adeguata, sicura e sostenibile. Attualmente in Italia abbiamo 2,6 milioni di persone che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. Con l’aumento dei prezzi del carrello della spesa è cresciuto il numero di persone che non possono più permettersi pasti regolari e quindi costretta a ricorrere alle associazioni benefiche. Osserviamo inoltre come fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia e dalla crisi energetica. In Opera distribuiamo mediamente 220 pacchi viveri al mese e non solo: indumenti, servizi di segretariato sociale e ascolto non mancano mai. Cerchiamo di dare una risposta alla loro disperazione ogni giorno con tutte le nostre energie, senza mai fermarci 365 giorni l’anno» afferma Pasquale Seddio, Presidente di Opera Cardinal Ferrari.
Persone in grave povertà trovano in Opera Cardinal Ferrari accoglienza e calore. Come per esempio Ornella, milanese di 66 anni, che prima di trovare un posto letto in un dormitorio ha vissuto a lungo in una roulotte, poi in auto in un garage e per due alla stazione di Sesto San Giovanni. Ora non ha un lavoro, percepisce un reddito di cittadinanza che non le può bastare e frequenta l’Opera Cardinal Ferrari. «Senza l’Opera che mi accoglie, dovrei saltare i pasti per arrivare a fine mese»
«La povertà fa paura. Oggi, in un attimo si passa dalla ricchezza alla miseria», queste le parole di Salvatore, classe 1960, che da ex imprenditore dalla vita agiata e ricca di viaggi e cene con gli amici, si è ritrovato all’improvviso in difficoltà, senza casa e senza famiglia. Ma ha avuto l’opportunità di conoscere Opera Cardinal Ferrari e da quando frequenta la onlus ha capito quanto la dignità della persona sia una cosa fondamentale e, se dovesse tornare a essere quello che era, gli piacerebbe poter aiutare: «Perché io sono stato aiutato e vengo aiutato costantemente».
E come Salvina e Gianni, 53 e 63 anni, senza casa e lavoro: Ora la loro casa è Opera Cardinal Ferrari dove vestiti, doccia, cibo e caffè sono garantiti: «Con il costo di luce e gas se non fossimo stati accolti in questa struttura non saremmo potuti sopravvivere. L’Opera ci sta salvando».
E protagonisti di una bella storia di riscatto sociale, Aldo e Stefano che fanno parte dell’Associazione I Gatti Spiazzati, un’associazione nata dalla voglia di rinascita e che organizza passeggiate conviviali a Milano coinvolgendo persone in difficoltà per raccontare luoghi e quartieri attraverso i loro occhi. «Nel 2014 ero spiazzato dalla nuova legge che mi aveva spostato la pensione avanti di 5 anni. A 63 anni non si trovava lavoro ovviamente, e quindi con le spalle al muro dovevo vivere al minimo ma volevo arrivare alla pensione che mi ero guadagnato. Sono entrato così in Opera Cardinal Ferrari in cerca di stabilità, e di una rinascita. Così poi è nato il progetto dei Gatti Spiazzati, e le camminate alla scoperta di Milano. Un progetto di riscatto e di rinascita molto importante.» racconta Aldo.
«Ero un consulente aziendale ma a poco a poco ho perso tutto: la casa, la famiglia. Ora vivo con il reddito di cittadinanza e all’Opera Cardinal Ferrari trovo sempre un pasto caldo tutti i giorni» aggiunge Stefano.
Il sostegno a chi, come Opera Cardinal Ferrari, risponde operativamente alla promozione di strategie di intervento per contrastare la povertà e aiutare chi si ritrova a vivere ai margini della società, significa dare il proprio contributo per un Paese più civile.
A proposito di Opera Cardinal Ferrari…
Opera Cardinal Ferrari è un Centro Diurno (8.30-17.00/365 gg) che offre servizi alle persone in grave marginalità adulta perlopiù senza dimora attraverso servizi di supporto ai bisogni primari (ad esempio: mensa, distribuzione indumenti, sportello salute, docce e igiene personale); servizi di segretariato sociale (ad esempio: sportello di orientamento e informazione, espletamento pratiche, accompagnamento ai servizi del territorio); laboratori creativi per il sostegno educativo e psicologico (ad esempio: sportello di counselling e laboratorio “Felice-Mente all’Opera”, espletamento pratiche, accompagnamento ai servizi del territorio); Distribuzione pacchi viveri contenenti alimenti a lunga conservazione di prima necessità ma anche fornitura periodica di articoli per l’igiene personale e la pulizia della casa. Per le famiglie segnalate come più fragili è previsto un aiuto rinforzato anche con una spesa di alimenti freschi, sempre provenienti da eccedenze della grande distribuzione salvate dallo spreco; Servizi di accoglienza notturna gratuita per donne fragili (micro comunità: Padiglione “Cielo Stellato”); Residenzialità sociale con Residenza Trezzi e Domus Hospitalis per studenti, lavoratori fuori-sede e persone in trasferta sanitaria presso gli ospedali di Milano con la possibilità di ospitare minori e bambini. Da 100 anni si prende cura di persone che hanno perso tutto, ma non la dignità e la speranza di affrancarsi da una vita difficile: i Carissimi come chiamava il Cardinal Ferrari le persone accolte in Opera. Il fulcro delle attività è realizzato dal volontariato: 200 volontari consentono ad Opera di portare avanti la propria missione a favore delle persone più fragili e deboli. Opera Cardinal Ferrari è ora in corso con la Campagna “A Natale riscalda la nostra casa” (https://www.operacardinalferrari.it/natale-2022/) per continuare a garantire l’accoglienza e l’accesso ai servizi di prima necessità a tutte le persone che ogni anno si rivolgono all’Opera per ricevere assistenza e aiuto.
UFFICIO STAMPA OPERA CARDINAL FERRARI – Action Agency Srl
Roberta Restretti Email: press@action-agency.com Mobile: +39 334 9810770
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